Cari utenti,
per migliorare la segnalazione dei percorsi, sono state modificate tutte le zone e i numeri dei percorsi. Per questo motivo, potrebbero esserci alcune differenze tra i numeri dei percorsi sulle pagine web, sulle mappe o sulle tabelle segnaletiche. La riorganizzazione sarà effettuata nel corso dell'anno 2019 - chiediamo perciò la vostra comprensione. Le informazioni esatte sono disponibili sul sito web e vi invitiamo a consultarlo se necessario, per una maggiore chiarezza qui sono presenti sia i vecchi che i nuovi numeri di percorso.

262 (ex 62) PORTOLE - SAN GIOVANNI

La cittadina medievale di Portole è situata sulla collina dalla quale veniva supervisionato il traffico nella valle del fiume Quieto e difesa la zona collinare tra i fiumi Quieto e Dragogna. Nel corso della sua lunga storia la cittadina ha cambiato molti sovrani e proprio grazie all’influenza di ognuno di questi che la città assume il suo aspetto distintivo. Oggi Portole fa parte del patrimonio culturale protetto, i visitatori subito all'arrivo in città sono colpiti dalla grande loggia che offre una vista mozzafiato della fermata della Parenzana e di tutta l'area circostante. La loggia cittadina era il luogo di ritrovo dei cittadini, ma serviva anche come rifugio per i visitatori e passeggieri nei periodi in cui la porta cittadina era chiusa.

La loggia a Portole veniva usata anche come tribunale: sotto la loggia, luogo in cui oggi si trova la sala di degustazione dei prodotti autoctoni, si trovava un carcere improvvisato dove gli imputati erano in attesa di giudizio o da lì venivano portati sul luogo dell’esecuzione della pena. Oggi nella loggia cittadina si trova anche un piccolo lapidario con monumenti in pietra della città e dei suoi dintorni. Un altro luogo che dovete vedere perché caratteristico della cittadina è il viale di cipressi che abbellisce l'ingresso alla città dalla direzione del cimitero cittadino. Proprio nei pressi del cimitero inizia anche il nostro percorso. Prima di incamminarvi date un’occhiata alla chiesetta di S. Maria del 15° secolo che custodisce al suo interno preziosi affreschi di quattro grandi maestri: Cleriginus III di Capodistria, il famoso Šareni Majstor (Maestro Colorato) e altri due pittori anonimi.

Di fronte alla chiesetta, sul lato nord della strada, il percorso scende per circa 500 - 600 metri attraverso il sottobosco per poi uscire nei campi, da li inizia a salire verso il borgo e la chiesa di S. Lucia. La chiesa è stata costruita all’inizio del 17° secolo ed è caratterizzata dalla piccola loggia coperta situata all’ingresso, tipica costruzione istriana risalente a tempi antichi. Grazie al mite clima istriano la costruzione dell’ampia loggia era la soluzione ideale per allargare lo spazio della chiesa ai numerosi fedeli.

Dalla chiesetta il percorso prosegue attraverso i campi a ovest, dove, dopo il secondo chilometro si collega alla strada sterrata che va fino al villaggio di San Giovanni (Sveti Ivan). Il percorso prosegue sempre verso ovest quasi in linea retta lievemente in discesa per un chilometro attraverso i campi. Al quarto chilometro si raggiunge il punto più basso (236 m) e si svolta bruscamente verso sud. Qui inizia una leggera salita attraverso il bosco, che, fatta eccezione per una breve discesa, dura fino al villaggio Vižintini vrh - il punto più alto del percorso (403 m sul livello del mare, a 6,3 km di strada).

Fuori dal paese, solitaria e romita si trova la chiesa di San Leonardo costruita alla fine del 19° secolo sul luogo di una precedente chiesa che però è rimasta parte di quella odierna. La chiesa è decorata dal tipico campanile a vela con una campana sola. Da qui proseguite in discesa lungo la strada sterrata per tre chilometri circa, verso Portole e il punto di partenza del percorso. Questa strada attraversa campi coltivati ??e uliveti, offrendo una splendida vista su tutto il panorama circostante e anche sulla valle attraversata dal tracciato della vecchia ferrovia a scartamento ridotto, la Parenzana.

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