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862 (ex --) Sentiero della ferrovia di baussite

La ferrovia a scartamento ridotto Šumber–Plomin Porat, costruita nel 1925, è stata uno dei progetti infrastrutturali più importanti nell'area di Labin durante il periodo di intensa estrazione di bauxite tra le due guerre mondiali, quando la regione era sotto amministrazione italiana. La ferrovia è stata ufficialmente aperta al traffico il 20 luglio 1925. L'investimento è stato garantito dalla società per azioni per lo sfruttamento e la lavorazione della bauxite di Trieste, mentre i lavori di costruzione sono stati eseguiti dalla compagnia triestina Grebatz Forti. In quel periodo, la bauxite nell'area di Labin veniva estratta dalla compagnia Aluminium di Trieste. Questi dettagli evidenziano l'importanza dell'industria della bauxite per lo sviluppo economico dell'area di Labin nella prima metà del XX secolo. La costruzione della ferrovia, finanziata da investitori triestini, sottolinea il ruolo cruciale che gli investitori stranieri hanno avuto nello sviluppo regionale. Inoltre, questi dati parlano del legame tra industria e infrastrutture, poiché la ferrovia era fondamentale per il trasporto della bauxite, elemento essenziale per l'economia locale. Tutto ciò testimonia l'intensa industrializzazione della regione, guidata dagli interessi dell'industria della bauxite, in particolare delle compagnie triestine.

Il principale vantaggio delle ferrovie a scartamento ridotto è il loro costo inferiore di costruzione e manutenzione rispetto alle ferrovie standard, il che le rende adatte a terreni difficili, come montagne, valli strette o zone minerarie. Le ferrovie a scartamento ridotto venivano spesso utilizzate nell'industria, nelle miniere e nelle foreste, dove le esigenze di trasporto erano specifiche e le ferrovie standard non sarebbero state economicamente convenienti. Durante il XIX e il XX secolo, le ferrovie a scartamento ridotto sono state fondamentali per connettere aree remote e inaccessibili, spesso utilizzate per il trasporto di merci come minerali e legname, nonché per il traffico passeggeri locale.

Questa ferrovia per la bauxite, lunga circa 15 chilometri, era di grande importanza per il trasporto della bauxite dai ricchi giacimenti situati intorno a Vetva, Sv. Martin e Šumber verso la costa, dove il minerale veniva caricato sulle navi per il trasporto marittimo.

Il punto di partenza della ferrovia si trovava nella zona di Šumber conosciuta come Martinačić, da cui la ferrovia passava per Stepčići e terminava nella baia di Plomin, precisamente a Plomin Porat. Qui, la bauxite veniva caricata sulle navi e trasportata verso le raffinerie italiane per ulteriori lavorazioni. Questa ferrovia rappresentava un collegamento vitale tra le zone minerarie e le rotte marittime, consentendo un trasporto efficiente del minerale attraverso il terreno collinoso dell'Istria.

La ferrovia era a scartamento ridotto, il che significa che la larghezza dei binari era inferiore a quella standard (che di solito è di 1435 mm). Le ferrovie a scartamento ridotto di quel periodo avevano spesso una larghezza tra i 600 mm e i 1000 mm. Tale configurazione consentiva una maggiore facilità di adattamento ai sentieri stretti e tortuosi attraverso terreni collinari, come nel caso di questa parte dell'Istria.

Le ferrovie a scartamento ridotto, come questa, erano comuni nella prima metà del XX secolo perché permettevano la costruzione di linee ferroviarie in condizioni geografiche difficili, con costi relativamente bassi. La larghezza dei binari di questa ferrovia era inferiore a quella standard, permettendo un adattamento più facile ai terreni tortuosi e ripidi dell'area di Labin.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i cambiamenti nelle frontiere nazionali e le priorità economiche hanno portato al declino dell'importanza dello sfruttamento della bauxite in quest'area. Di conseguenza, la ferrovia a scartamento ridotto Šumber-Plomin Porat ha perso la sua importanza strategica. La demolizione della ferrovia e delle sue infrastrutture associate è iniziata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, e nel tempo gli ultimi segni di questa ferrovia sono scomparsi dal paesaggio.

Sebbene oggi non esistano quasi più tracce fisiche della ferrovia, essa rimane una parte importante della storia locale e della memoria dei residenti. Il molo nella baia di Plomin è ancora un ricordo di quell'epoca, mentre la ferrovia stessa è diventata parte del ricco patrimonio industriale di Labin, testimoniando un periodo in cui questa zona era una delle aree minerarie più importanti della regione.

Il tracciato della ferrovia è molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico. Nell'area dove un tempo passava la ferrovia oggi si trova la Farma Drijade, che presta particolare attenzione alla conservazione del terreno carsico che la circonda. Lungo il percorso si possono osservare tagli nelle rocce dove la ferrovia passava, rilevati dove le pietre sono quasi perfettamente sovrapposte e un gran numero di sculture naturali di roccia che rendono quest'area speciale.

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