Del tracciato

Per chi desidera conoscere La Parenzana in bicicletta

Parenzana: descrizione del tracciato

Buie era una delle stazioni piu' importanti della Parenzana. Proprio da questa stazione sono partiti i primi treni per Trieste e per Parenzo, cosi' e proprio qui che inizia la nostra descrizione del tracciato. La descrizione e' adattata per i pedoni e i ciclisti. Utilizzatela in abbinamento con la carta del terreno e il grafico delle altitudini. Il tracciato e' descritto in due direzioni:

  • da Buie verso Salvore e il confine sloveno
  • da Buie passando per Grisignana e Montona verso Visinada

Il tracciato da Buie al confine di stato con la Slovenia

La stazione ferroviaria di Buie si trova in via della Stazione nella parte inferiore della citta'. La fermata del treno era collocata dietro l'edificio della stazione. Il tracciato per Trieste passa dietro ai condomini e arriva fino alla strada asfaltata per Castelvenere. Poco distinguibile e ogni tanto inaccessibile a causa dei nuovi edifici, segue la strada dalla parte destra. Dopo le ultime recinzioni la riconosciamo come una strada bianca accentuata che attraversa la strada principale nel paesino di Frfui.

Segue la strada dalla parte sinistra in modo tortuoso e presto gira verso il paese di Volpia. Passa lungo il confine settentrionale del paese e si collega alla strada per Caldania nel punto della deviazione per Fratria. Seguendo il limite destro della strada asfaltata la ferrovia arriva nel paese di Caldania.

Qui c'era la stazione ferroviaria (solo la tabella con il nome e un palo con la lampadina), nel luogo in cui oggi si trova l'osteria „Al cacciatore“. I binari proseguono dietro l'osteria e dove ora c'e' l'osteria „Tre palme“ e l'officina del gommista, attraversano la strada principale. Taglia la stradina asfaltata per il paese di Simonetti, attraversa un boschetto e subito dopo attraversa nuovamente la stradina.

Attraverso i campi arriva al paese di Speziaria e lungo la strada asfaltata arriva, in trincea, alla strada Salvore-Plovania. Con un giro a destra evita l'incrocio (da qui si puo' accedere alla superstrada „Y istriana“) e arriva, dalla parte settentrionale della strada, sotto un gruppo ben visibile di cipressi, nel paese di Marcovaz. Non rimane alcuna traccia della pensilina della stazione che un tempo si trovava qui. In direzione Salvore il tracciato segue la strada asfaltata dalla parte destra. Dal paese di Colombania in poi il tracciato prosegue in genere in trincea. Nel paese di Valiza si trova la stazione ferroviaria, l'unica in cui troviamo ancora la tabella con il nome della vecchia stazione – Salvore. Con un rilevato il tracciato arriva al paese di Zupelia, e con una marcata curva a destra devia per 180 gradi e quindi inizia lunga discesa verso il mare. Quando attraversa la strada per l'insediamento turistico di Canegra, si trasforma in strada bianca dalla quale si apre una vista meravigliosa sul golfo di Pirano circondato dalle numerose saline di Sicciole.

Nel paese di Canedo questa strada devia fortemente a sinistra, mentre il tracciato della ferrovia mantiene la sua direzione e arriva al fiume Dragogna, dove si trova il confine di stato con la Slovenia.

Il tracciato da Buie a Visinada

Dalla stazione ferroviaria di Buie il tracciato passava in origine dietro la stazione stessa, ma poiche' nel frattempo la zona e' stata edificata, e' meglio proseguire per la Via della Stazione fino alla strada per Tribano. Si attraversa la strada asfaltata e si continua nella stessa direzione fino al recinto di una ditta privata, che rende impossibile continuare a seguire il tracciato. Deviazione: Si puo' proseguire sulla strada asfaltata per Tribano e scendere, lungo la prima strada bianca a destra, fino a raggiungere nuovamente il tracciato della ferrovia che prosegue verso la stazione di Tribano. Qui si trova un ampio spiazzo, dove sono ancora visibili le fondamenta della pensilina e del magazzino merci che erano ubicati accanto al binario di carico. Il paese di Tribano si trova a circa mezzo chilometro a nord, in leggera salita. La prossima leggera salita porta alla galleria di San Vito (lunghezza: 74,8 m) che passa sotto l'antico insediamento di Monte Roman. La galleria e' chiusa essendo attualmente adibita a coltivazione di funghi, ma e' possibile prendere la seguente deviazione: 100 metri prima della galleria esiste una strada, in salita sulla destra, che taglia la strada per Peroi e scende nuovamente fino al tracciato della Parenzana vicino al paese che si chiama Stazione, dove e' situato l'edificio della vecchia stazione ferroviaria. Da qui si puo' vedere Grisignana, la „citta' degli artisti“ , da cui la stazione ha preso il nome.

Da questa stazione il tracciato prosegue per un breve tratto parallelo alla strada asfaltata per Grisignana, la taglia sulla curva ed entra nella galleria Calcini (lunghezza: 178,7 m), dove la Parenzana raggiunge la sua massima altezza sul livello del mare (293 m). Anche questa galleria e' attualmente chiusa essendo sede di coltivazione di funghi. Deviazione: si puo' passare per Grisignana, accanto alla chiesa di S. Cosmo e Damiano, dove inizia a scendere la strada bianca per Ponte Porton. Dopo circa 300 metri, la prima stradina bianca in direzione di Calcini, sotto il riconoscibile cavalcavia della Parenzana, riconduce sul tracciato.

Lungo il lato meridionale dell'altipiano il tracciato prosegue per la strada bianca, ricoperta in ceri punti da ciottoli piu' grossi, e arriva nel paesino di Biloslavo, dove un tempo si trovava la pensilina della stazione che portava il nome di Castagna, il paese piu' grande situato 600 metri piu' in basso. Da Biloslavo si apre una vista meravigliosa in tutte le direzioni: La valle del Quieto, Montona, Visinada...

A breve il tracciato della ferrovia attraversa la galleria di Castagna (lunghezza:69,9 m) e poi, come strada bianca, serpeggia fino all'altra strada bianca per Piemonte. Appena attraversata quest'ultima troviamo un edificio in rovina in cui sono inglobati molti blocchi di pietra con la caratteristica sigla TPC (Trieste-Parenzo-Canfanaro), che un tempo segnavano i confini del terreno di proprieta' della ferrovia. Al posto di questo edificio diroccato sorgeva un tempo una piccola stazione con la pensilina. La cittadina di Piemonte, ubicata sul monte verso nord, domina il circondario con la sua torre medievale.

Se continuate a seguire il tracciato della ferrovia, in poco tempo arriverete fino alle gallerie di Piemonte I (lunghezza: 35m) e Piemonte II (lunghezza: 28 m). Subito dopo la seconda galleria il tracciato attraversa un canalone sul viadotto di Piemonte (lunghezza:61,8 m; altezza:20 m). Da qui esso prosegue attraverso un terreno soffice e poroso. Sono evidenti i segni di erosioni e frane, specialmente nei luoghi in cui sono stati appositamente costruiti i canali di smaltimento delle acque.

Nella parte sporgente del monte, il tracciato arriva al prossimo incrocio con la locale stradina di campagna che porta al paese di Visintini, ubicato subito sotto il tracciato della ferrovia; al di sopra della stessa c'e' invece Zaberdo. Nel canalone successivo si trova un piccolo cavalcavia in pietra attraverso cui passa una delle strade per Zaberdo. Subito dietro si trova il viadotto di Antonzi (lunghezza: 61,8 m; altezza: 20 m). La strada arriva velocemente sopra i paesi di Antonzi e Krti, dove incontra la storica ferrovia. Da qui si apre la vista sul monte opposto dalle cui pendici la Parenzana scende a valle.

Per una strada di ghiaia grossa e attraverso un boschetto di conifere, il tracciato arriva ad una combinazione di manufatti di rilievo: un viadotto (lunghezza: 68,5 m; altezza: 30 m) e la galleria Freschi (lunghezza: 146 m; e' necessario essere provvisti di torcia elettrica!) Una leggera discesa ci porta sotto il paese di Grimaldi, dove un tempo si trovava la stazione di Portole che ha preso il nome dalla cittadina ubicata in cima al monte e alla quale vi si arriva attraverso una strada piu' grande della lunghezza di circa 3 chilometri. Sulla sinistra dello spiazzo si puo' riconoscere il luogo in cui un tempo si trovava la pensilina con un piccolo magazzino. La Parenzana continua attraverso un bosco di conifere, e molto presto, arriva al viadotto di Portole (lunghezza: 75,2 m; altezza: 25 m) che attraversa la valle di Molini. Qui il tracciato gira fortemente a desta e il terreno diventa piu' tenero, in alcuni punti la massicciata e' affondata nel terreno e il tracciato sembra una stradina di campagna. Durante i periodi di pioggia questa parte del tracciato e' spesso allagata; vicino al viadotto si trova una sorgente di acqua potabile. Il tracciato continuava a scendere lungo il versante destro del monte Osoie, attraversando un bosco storico intrecciato di liane. Nella parte piu' sporgente del monte, sotto il paese di Buri, dove si trova una forte curva a sinistra, il bosco finisce, cominciano i prati e si apre la vista sui monti dall'altra parte del fiume Quieto. Il tracciato prosegue serpeggiando, taglia la strada per il paese di Pirelici e arriva a Levade. Qui si trova l'edificio della grande stazione ferroviaria e del magazzino merci, subito dopo il piu' grande incrocio del luogo, alla destra in direzione Montona. Di seguito il tracciato segue in modo indistinto la strada asfaltata fino al ponte sul fiume Quieto. Qui, sulla destra, si trovava il grande ponte in ferro della ferrovia, del quale non e' rimasta traccia. Tagliando le strade per Montona e S. Bartolo il tracciato si arrampica lungo il versante sinistro della collina di Montona. La stazione ferroviaria di Montona e' situata a sud della cittadina, un po' prima del paese di Canal. Qui troviamo ancora gli edifici della stazione da cui a sinistra parte la strada asfaltata che porta a Canal, mentre il tracciato prosegue attraverso la grande galleria di Montona (lunghezza: 222 m; e' necessario essere provvisti di torcia elettrica!).

Dietro alla galleria la massicciata arriva all'incrocio con la strada asfaltata Montona – San Pancrazio e si trasforma in una stretta strada asfaltata lunga 1,5 chilometri, fino alla deviazione per il paese di Rusgnac. Passando a lato del monte Subiente, il tracciato diventa una grossa strada bianca utilizzata intensivamente dalla popolazione locale. Subito prima dello spiazzo dove un tempo si trovava la stazione di Caroiba, la strada bianca gira a sinistra fino alla strada principale Montona-Caroiba, mentre il tracciato, di larghezza normale, prosegue e arriva al viadotto Krvar (lunghezza: 39,9; altezza: 15 m) che attraversa l'omonimo torrente. Gli scalatori sportivi lo hanno trasformato in piccola parete da scalata.

In leggera salita serpeggia attraverso numerosi canali fino al prossimo spiazzo dove si trovava la stazione ferroviaria di Raccotole. Subito dietro, sulla destra, si trova la sorgente di acqua potabile. Un po' piu' avanti il tracciato taglia la strada asfaltata Pahovici – Spinovci. Si continua con una massicciata in leggera salita, e con il canale del torrente Sabadin attraversato dal Grande ponte ossia dal viadotto Sabadin o S. Vitale (lunghezza: 64 m; altezza: 20 m). Qui si apre la vista sul lato opposto della valle del Quieto.

Il tracciato continua a salire sull'altipiano fino ad incrociare la strada magistrale Visinada - Pola. Attraversata la strada, continua con una marcata curva a sinistra e, fra le case, parallelamente alla strada per Parenzo, arriva molto presto alla stazione ferroviaria di Visinada. Dietro la stazione, dove oggi ci sono delle case private, sara' facile riconoscere lo spazio in cui, una volta, il treno si fermava.

Accessi in automobile

Per quelli che non hanno tempo e/o non vogliono visitare l'intero tracciato della Parenzana, ma desiderano comunque vedere e provare le meraviglie del territorio attraversato dalla storica composizione ferroviaria, abbiamo segnalato alcuni luoghi facilmente raggiungibili in automobile, nelle cui vicinanze si trovano le parti piu' interessanti della ferrovia, gallerie ombreggiate e viadotti impressionanti.
Utilizzando la carta del terreno e la descrizione del tracciato sara' facile trovarli:

  • Nel paese di Valiza si trova la casa che un tempo era la stazione ferroviaria che portava il nome di Salvore, dal vicino paese di pescatori che dista 6 chilometri. Se ci dirigiamo verso l'insediamento turistico di Canegra arriveremo alla strada bianca lungo la quale passava una volta la ferrovia e dalla quale si apre una vista meravigliosa sul golfo di Pirano e saline di Secciole.
  • Il paese di Stazione dove si trova la stazione ferroviaria di Grisignana:
    a) si puo' passeggiare accanto all'edificio, oggi abitato, della vecchia stazione e seguendo il tracciato in direzione di Peroi si puo' raggiungere l'entrata , oggi murata, della galleria che passa sotto il Monte Roman. Dal lato sinistro ci si puo' arrampicare sul passo e seguire il sentiero di montagna che scende dall'altra parte della galleria dove il tracciato continua; da questa parte e' possibile sbirciare nella galleria.
    b) dalla stazione si puo' andare verso Grisignana e alla prima grossa curva a destra girare per la strada bianca sulla sinistra che conduce all'entrata, chiusa, della galleria Calcini. La galleria passa attraverso il punto in cui la Parenzana raggiungeva la sua massima altezza sul livello del mare (293m). Oggi nella galleria si coltivano funghi.
  • Il piccolo paese di Santo Stefano vicino a Castagna. Da qui seguendo la stradina che passa vicino alla chiesetta del cimitero si puo' passeggiare (10-15 minuti) fino al paese di Biloslavo, dove si trovava la stazione di Castagna. Da Biloslavo si gode una vista meravigliosa su tutto il territorio. Se vi dirigete a destra, in direzione Piemonte, avrete l'occasione di visitare la galleria di Castagna, lunga 69 metri.
  • Subito sotto Piemonte si trova un edificio in rovina ubicato sul luogo dove un tempo c'era la stazione. Si puo' continuare a piedi e visitare due gallerie minori e il grande viadotto di Piemonte.
  • Il paese di Visintini e' molto vicino al tracciato. Dal paese si raggiunge a piedi il tracciato della Parenzana: a sinistra arriviamo al viadotto di Piemonte, a destra al viadotto di Antonzi.
  • Il paese di Antonzi, ossia il villaggio di Krti: a sinistra arriviamo al viadotto di Antonzi, mentre a destra, attraverso un bellissimo paesaggio, attraversando ogni tanto un boschetto di conifere, si arriva alla combinazione di manufatti di rilievo del viadotto e della galleria di Freschi.
  • Il paese di Canal, vicino a Montona. Accanto alla pompa di benzina si puo' arrivare fino alla stazione ferroviaria. Non lontano da qui, in direzione Visinada, si trova la galleria di Montona (per il attraversamento della galleria si consiglia di portare con se l’illuminazione).
  • Immediatamente prima del paese di Caroiba, arrivando da Montona, per una strada bianca si puo' arrivare fino allo spiazzo in cui un tempo sorgeva la stazione ferroviaria. A piedi, in direzione Visinada, in meno di cinque minuti si arriva al ponte sul torrente Krvar.
  • Il viadotto “grande ponte” o S. Vitale soprail ruscello Sabadin si trova approssimativamente a meta via fra Visinada e Raccotole, e per cio’ si puo’ visitare da ambi le parti.
    a) Nel punto dove la strada Raccotole – Špinovci attraversa il percorso si puo’ lasciare l’automobile e proseguire a sinistra verso Visinada (cca 2,5km).
    b) Se andate da Visinada verso Pola, cca 200 metri dopo la deviazione per Parenzo, dalla parte sinistra si trova un allargamento dal quale si prosegue per il percorso verso Montona. (cca 2,5km)